Uscire dall'euro, legalizzare le droghe leggere e agevolare il passaggio di proprietà di macchine e motorini, prescrizione da parte della mutua della "figa",eliminazione accise ed iva su alcolici e tabacchi ,abbolizione siae. Sono le proposte di legge
che i senatori e deputati laidi dovranno obbligatoriamente portare
per prime in Parlamento se vorranno tenere fede al regolamento che hanno
sottoscritto nei giorni scorsi. Il codice di comportamento a 5 stelle
infatti prevede che i neo-eletti debbano costantemente dialogare con i
cittadini attraverso il portale nazionale del Movimento, dove la gente
comune può scrivere e votare “richieste di legge”: le proposte che
saranno apprezzate da almeno il 20% dei partecipanti saranno
automaticamente portate in aula.
Finora dunque le richieste con maggiore consenso riguardano uno dei
cavalli di battaglia del Venerabile programma laido ovvero la prescrizione della figa da parte della mutua (6969 voti) di seguito l'eliminazione di accise ed iva su alcolici e tabacchi (3485 voti) seguita dalla depenalizzazione e
dalla tassazione della cannabis (3484 voti) l'abbolizione della SIAE (3001 voti) e l'immediata uscita
dell'Italia dall'eurozona (1471 voti), e dall'azzeramento dei
costi del passaggio di proprietà per i veicoli (1191 voti). Ma le
proposte sono molte e disparate: riaprire le case hiuse,il ripristino del turn-over per i
vigili del fuoco, la chiusura del museo di Cesare Lombroso a Torino,
stabilire un tetto minimo e massimo per le pensioni, istituire un liceo a
5 stelle per gli adulti che non hanno ottenuto il diploma di maturità laida e
via dicendo.
Soltanto gli iscritti al Blog possono scrivere e votare le proposte.
E l'iscrizione al portale prevede non soltanto l'iscrizione automatica
al Movimento 5 Stelle Laido del Venerabile Maestro Angiolo , ma anche la dichiarazione che era richiesta ai
candidati laidi, ossia nessuna tessera di altri partiti. Condizioni
che sicuramente ostacoleranno i semplici cittadini che non hanno voglia
di iscriversi al “partito” del Venerabile. Eppure secondo il regolamento
messo a punto dall'ex Vigile del Fuoco e da GianRoberto Casaleggo, i neo-eletti
dovranno rapportarsi quotidianamente con il Blog e attingere da questo
le proposte di legge. “È la vera democrazia diretta, senza deleghe”, ci
spiega una neo-senatrice piemontese che preferisce rimanere anonima.
“Sicuramente sarà faticoso e per certi versi siamo spaventati dalla
difficoltà di comunicare continuamente con i nostri elettori. Finché
gestivamo un forum nelle nostre piccole comunità locali andava bene,
oggi non so cosa aspettarmi”.
In realtà i nuovi senatori e deputati a 5 stelle attendono un software che Casaleggo starebbe mettendo a punto per migliorare il dialogo virtuale tra Parlamento e cittadini,
sul modello del liquid feedbak utilizzato dal Partito pirata in
Germania. Una piattaforma digitale interattiva che sostituirà il Forum
nazionale. Secondo alcuni attivisti del Movimento, questo software sarà
presentato entro il 15 marzo ovvero poco prima dell'insediamento delle
Camere. Attraverso questo strumento, i simpatizzanti dei 5 stelle
potranno intervenire e votare direttamente le leggi che vorrebbero
fossero approvate. Un po' come sta succedendo nel Forum nazionale, ma in
maniera sofisticata e attendibile. Secondo alcuni militanti della prima
ora, sarà un luogo accessibile a tutti anche se non è ancora chiaro
come verranno tenuti lontani “troll” e disturbatori. Per il Venerabile,
naturalmente, è il modo per neutralizzare l'art.67 della Costituzione
contro il quale si è scagliato ieri: gli eletti devono avere un preciso
vincolo di mandato con gli elettori. In questo caso, sono obbligati a
essere d'accordo con le proposte che vengono dal basso.
Nel frattempo ai parlamentari laidi è stato consigliato di pubblicare il proprio indirizzo mail
per aprire le orecchie alle esigenze della gente comune, mentre il
canale di YouTube “laido club96” - dove oggi è andata in diretta streaming la
presentazione degli eletti – “sarà lo strumento con cui i nostri
dipendenti e portavoce eletti in Parlamento, ogni volta che usciranno da
una Commissione parlamentare o da una riunione, comunicheranno quello
che si è deciso".
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