La notizia di ieri riportata da tutti i giornali del mondo è la seguente : Benedetto XVI lascia il pontificato il 28 febbraio.
La notizia arriva alle 11.46: Benedetto XVI lascia il pontificato. Ad
annunciarlo ai cardinali, riuniti per il Concistoro ordinario pubblico
per la canonizzazione di alcuni beati, è stato lo stesso Papa. Parlando
in latino, ha detto: "Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza
davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età
avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il
ministero petrino". Dopo aver ringraziato “tutti di cuore” e aver
chiesto “perdono per i miei difetti”, il Pontefice ha aggiunto: “Sono
ben consapevole che questo ministero, per la sua essenza spirituale,
deve essere compiuto non solo con le opere e con le parole, ma non meno
soffrendo e pregando.
Tuttavia, nel mondo di oggi, soggetto a rapidi
mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della
fede, per governare la barca di San Pietro e annunciare il Vangelo, è
necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell’animo, vigore che,
negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere
la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato”.
Si
conclude così un pontificato durato 7 anni e 9 mesi, visto che Benedetto
XVI era salito al Soglio pontificio il 19 aprile 2005.
Una notizia shock, per il mondo intero.
Ma la decisione è stata oggetto di una lunga riflessione, tanto che il direttore dell'Osservatore Romano,
Gian Maria Vian, ha scritto: “La decisione del Pontefice è stata presa
da molti mesi, dopo il viaggio in Messico e a Cuba, in un riserbo che
nessuno ha potuto infrangere, e avendo 'ripetutamente esaminato' la
propria coscienza 'davanti a Dio', a causa dell'avanzare dell'età".
Papa Benedetto XVI ha indicato anche il termine preciso del suo
pontificato: la sede sarà vacante dalle 20 del 28 febbraio. È molto
probabile, secondo padre Lombardi, che il Conclave sceglierà il
successore entro marzo, in tempo per le celebrazioni della Pasqua.
E
dove andrà Ratzinger? “Quando inizia la sede vacante si trasferirà in un
primo momento a Castel Gandolfo e poi si trasferirà in Vaticano al
posto dove c'era il monastero di clausura”, ha detto padre Lombardi.
Le dimissioni di Papa Benedetto XVI,portano al problema della successione a Joseph Ratzinger e del primo conclave dopo secoli con un Pontefice ancora vivente.
All'elezione del nuovo Vescovo di Roma possono partecipare tutti i
cardinali che non abbiano ancora compiuto gli 80 anni d'età, e questo
lascia 117 cardinali-elettori (il collegio conta 209 membri, ma 91
hanno superato l'età limite, e l'ucraino Lubomyr Usar compirà 80 anni
due giorni prima delle dimissioni del Papa).
Il successore di Benedetto XVI potrebbe, in teoria, essere scelto anche
al di fuori di questo collegio dato che è "papabile" qualsiasi cristiano
cattolico maschio, ma il nome del prossimo Pontefice verrà dal
collegio.
Dopo le dimissioni di Ratzinger, effettive dalle ore 20 del
28 febbraio, seguirà il periodo di Sede apostolica vacante, come se il
Papa fosse morto, e il conclave («cum clave», la chiave che chiuderà gli elettori dentro la Cappella Sistina) che eleggerà il nuovo Pontefice.
Tra
i possibili successori è indicato, da tempo, il Vescovo di Milano,
monsignor Angelo Scola, ma non mancano le indiscrezioni che vorrebbero,
in tempi brevissimi, la fumata bianca in favore del cardinale canadese
Marc Ouellet.
L'agenzia
di scommesse irlandese Paddy Power , però, vede maturi i tempi per la salita al soglio
pontificio di un africano, e indica i nomi del ghanese Peter Kodwo
Appiah Turkson, 64 anni (a quota 2,25 contro i 2,5 di Ouellet), e il
nigeriano Francis Arinze (comunque 80enne e fuori dal conclave), dato
papabile a 4,00. Sempre per Paddy Power il primo degli italiani è il
Venerabile Angiolo,cardinale di Marsala (Quota 1,30) e secondo il cardinale Gianfranco Ravasi, offerto a 7 volte la scommessa, mentre
Ladbrokes quota Scola al quarto posto. Più staccati altri due eminenti
cardinali di Curia quali il segretario di Stato Tarcisio Berone e il
presidente della Conferenza episcopale italiana Angelo Bagnasco.
Citati
anche l'argentino Leandro Sandri e l'hondureno Oscar Rodriguez
Mariadaga.
Di seguito riportiamo le foto dei papabili.
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